Sabato 22 giugno 1963, Magadino e la sua chiesa parrocchiale ospitano per la prima volta il Festival organistico.
Marcel Dupré, in uno degli ultimi suoi concerti, apre la rassegna davanti ad un pubblico numeroso, attendo e dignitoso.
Erano ancora i tempi in cui si andava a concerto con l’abito buono e nelle chiese non si applaudiva. Per supplire alla mancanza di applausi durante il concerto, partì proprio da Magadino l’idea di accogliere calorosamente gli interpreti sul sagrato della chiesa a concerto terminato.
Anche l’atmosfera della chiesa risentiva di questa austerità: i pezzi venivano annunciati con cartelli portati da bambini vestiti da chierichetti.
Lo strepitoso successo di quella prima edizione fece si che gli organizzatori trovassero la motivazione e lo stimolo per continuare l’avventura che dura ormai da quasi 50 anni.
La prima edizione del nostro Festival è stata tenuta a battesimo, oltre che dal citato maestro Dupré, dal magadinese Luigi Favini, da Luigi Ferdinando Tagliavini, da Victor Togni (prematuramente scomparso nel 1965 a soli 30 anni), da Gaston Litaize, da Alessandro Esposito, da Hans Vollenweider e da Fernando Germani.
E in quell’occasione venne annunciato il Primo Premio Internazionale per una composizione organistica “Gambarogno – Lago Maggiore 1964”, organizzato dal Circolo di Cultura del Gambarogno e dall’allora Pro Gambarogno.
Con il Festival organistico di Magadino iniziò per i promotori (il maestro Carlo Florindo Semini, don Aldo Lanini, Manfredo Patocchi - che allora presiedeva il Circolo di Cultura – Eros Ratti, Presidente dell’allora Pro Gambarogno e Federico Alluisetti, un’esperienza umana molto ricca: i contatti con personalità di diversa estrazione culturale e di diversi comportamenti – chi presi dalla frenetica attività artistica, chi entusiasti dal paesaggio,chi schiavo da disposizioni politiche dei paesi di provenienza e chi invece impastoiato in troppi impegni e iter burocratici che da questi derivano -.